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Per dare spazio a nuove idee il nostro programma è in continuo divenire

Venezia Camb!a 2015

L’esperienza di questi ultimi anni indica che c’è bisogno di amministrare basandosi sulla partecipazione dei Cittadini. Serve un governo comunale lungimirante, che operi con visione del futuro e renda sistematicamente conto del suo operato. Che pensi e governi Venezia (con Mestre ed isole) come città complessa:

  • dei suoi Cittadini e del Mondo;
  • del buon vivere, dove la dimensione metropolitana, d’acqua e di terra insieme, permette l’armonica convivenza di modi di vita diversissimi perché Venezia e la sua Laguna rendono naturale uno stile di vita ecologico e sostenibile;
  • dove la Comunità tiene insieme tradizione e innovazione, produzione e formazione, natura e cultura per il ben-essere dei residenti e come riferimento agli abitanti del pianeta;
  • nella quale i Cittadini possano essere orgogliosi del loro territorio, dove si vive bene, da trasmettere alle generazioni future e da presentare al resto del mondo come modello di civiltà insostituibile e sostenibile;
  • capace di puntare verso obiettivi ambiziosi, da grande capitale, sede di istituzioni prestigiose e rivolta al Mediterraneo.
Un governo per i cittadini con i cittadini
Una Città dove vivere bene
Modi nuovi di lavorare e produrre
Per una gestione urbana consapevole
Oltre le competenze del Comune

Un governo per i cittadini con i cittadini

 

  • Trasparenza, ascolto e partecipazione dei cittadini
  • Risanamento del bilancio, eliminazione degli sprechi e nuove risorse
  • Bilancio partecipato per decidere insieme priorità e spese
  • Una macchina comunale amichevole e efficiente
  • Riduzione e controllo diretto delle Aziende partecipate
  • Risanamento del bilancio comunale
    • gestione diretta di parte delle imposte nazionali (un punto dell’IVA riscossa dall’Erario);
    • attiva ed efficiente partecipazione ai bandi per finanziamenti europei con progetti specifici;
    • promozione della destinazione del 5 per mille (IRPEF) ad un fondo comunale per le spese sociali e per i servizi alla persona
    • controllo e migliore utilizzo del patrimonio immobiliare comunale
    • bilancio partecipato per condividere priorità per l’uso delle risorse al fine di garantire la quantità e la qualità dei servizi pubblici essenziali (manutenzione urbana, servizi sociali, sicurezza e rispetto della legalità) e per interventi specifici.
  • Una macchina comunale amichevole e efficiente
    • riorganizzare gli uffici del Comune per rispondere agli obiettivi del programma di governo votato dagli elettori e secondo linee di precisa responsabilità;
    • premi di produzione misurati sul raggiungimento degli obiettivi, riduzione del numero dei dirigenti e rotazione triennale;
    • rendicontazione periodica per tutti i settori di attività.
    • Riduzione e controllo diretto delle Aziende Partecipate
      • razionalizzare e ridurre il numero e snellire le relative strutture (Consigli di amministrazione e dirigenza), premiando merito e competenze, con riduzione degli sprechi e miglioramento dei servizi;
      • potenziare l’ufficio comunale di controllo;
      • rendicontazione trasparente del funzionamento delle Aziende Partecipate.

 Una Città dove vivere bene

 

      • Servizi accessibili ed efficienti a garanzia della qualità della vita
        • assegnare priorità, anche nel bilancio, alla realizzazione, all’accessibilità e alla efficiente gestione dei servizi fondamentali per la vita quotidiana: (scuole, asili, biblioteche, presidi sanitari, centri di quartiere, ecc.) partendo dall’ascolto di cittadini e dalla conoscenza della domanda reale;
        • curare le politiche di genere e in particolare a favore del lavoro e della professionalità delle donne.
        • curare e realizzare nuove aree verdi vicino alle abitazioni, mantenere in buono stato e connettere in una rete continua il verde esistente, i parchi, gli spazi aperti, i viali alberati, le piazze e le zone pedonalizzate, anche con la collaborazione degli abitanti e delle associazioni;
        • riavviare e completare i rialzi della pavimentazione pubblica nella città storica (ove e per quanto possibile) per favorire i percorsi pedonali durante le acque alte minore.
      • Collaborare per la sicurezza
        • promuovere il coordinamento delle forze dell’ordine statali e della polizia municipale;
        • ridurre al minimo le funzioni d’ufficio della Polizia Municipale e aumentarne la presenza nelle strade e nelle piazze;
        • curare, nei centri come nelle periferie, l’esistenza di aree vive e frequentabili in tutte le ore della giornata, perché la sicurezza si base anche sulla presenza delle persone e sul controllo sociale.
      • Ripopolare Mestre e Venezia: priorità alla casa, al lavoro e ai sevizi di vicinato
        • contrastare la rendita, che impedisce alle persone di vivere nel luogo in cui vogliono abitare e lavorare e svuota la città storica e le aree centrali di Mestre;
        • costituire un’Agenzia unica della Casa, che superi le gestioni inefficienti e clientelari delle troppe strutture regionali, provinciali e comunali;
        • adottare misure di sostegno per rendere la casa accessibile a tutti: a quelli con redditi molto bassi ma anche a chi, giovani, professionisti e lavoratori, non riesce ad acquistare la prima casa o a pagare affitti di mercato,
        • promuovere bandi per l’assegnazione di alloggi a giovani coppie;
        • rimettere a disposizione, attraverso una politica di affitti a prezzo calmierato, i numerosi immobili pubblici vuoti e inutilizzati, promuovendo direttamente la loro riqualificazione funzionale ed energetica;
        • nella città storica assicurare il mantenimento ad uso residenziale di tutti gli appartamenti esistenti e ottenere almeno 300 nuovi alloggi attraverso il riuso di edifici vuoti e degradati pubblici e privati;
        • in terraferma e nella città storica trasformare ad uso residenziale edifici industriali o commerciali dismessi;
        • evitare l’acquisizione pubblica di alloggi realizzati dalla speculazione immobiliare rimasti invenduti se non in misura parziale e mirata, a prezzi di vendita o di affitto drasticamente ridotti;
        • censimento del patrimonio pubblico.
      • Una Città accogliente per i giovani e per gli anziani
        • Creare spazi in Città a disposizione dei giovani, con servizi pubblici e culturali, nelle aree dove si può evitare il rapporto conflittuale con i residenti: luoghi dove fare musica senza problemi, ballare, ritrovarsi, festeggiare. Ad esempio all’Arsenale o al posto dei nuovi parcheggi della testa di ponte o della Marittima;
        • Provvedere strutture e servizi per gli anziani, compresi servizi commerciali a servizio della residenza con incentivi per la riapertura di negozi di vicinato e uso di proprietà comunali;
        • Sperimentare formule di residenze collettive anche intergenerazionali (ad esempio anziani residenti e studenti universitari fuori sede) e spazi di co-working;
        • Contrastare con ogni mezzo delle slot machines fuori dal Casinò con nuove norme e revisione dei permessi in atto.
      • Laicità indispensabile
        • Istituzione di una Consulta per la laicità e i diritti civili finalizzata ad una esplicito mantenimento della sfera pubblica separata da quella religiosa
        • Reperimento in una zona centrale, facilmente accessibile di uno spazio adeguatamente qualificato e dignitoso destinato ad esequie laiche, spazio che la città attende da decenni.
      • Scuola, Università e Cultura come risorse chiave
        • I tre poli universitari (Ca’ Foscari, IUAV e Accademia di Belle Arti) devono poter essere una grande risorsa di cultura e di innovazione per la Città. L’Amministrazione comunale deve mettersi in condizione di orientare e valorizzare il ruolo delle università (promozione di laboratori di ricerca, case dello studente,occasioni per neo-laureati,sviluppo di rapporti internazionali),
        • Puntare sui caratteri eccezionali di bellezza e di qualità ambientale per proporre Venezia e le sue istituzioni culturali come modello internazionale di vivibilità e luogo ideale per la produzione di cultura artistica e scientifica,
        • Incentivare istituzioni culturali prestigiose come la Biennale, la Fenice, il CNR etc. a promuovere occasioni di lavoro e di produzione artistica, culturale e scientifica diffuse sul territorio, in particolare all’Arsenale e in terraferma, anche rendendo accessibili strutture sinora
        • Inserire tra le priorità della manutenzione urbana il raggiungimento di un elevato livello di qualità dell’intero sistema pubblico di scuole di primo e secondo grado fino alla formazione permanente, superando le carenze di quantità, qualità e accessibilità delle scuole nel centro storico e nelle municipalità di terraferma,
        • Valorizzazione sociale della rete dei Forti del campo trincerato di Mestre
        • Riavvio dell’ufficio itinerari veneziani per incentivare la conoscenza dell’arte e dell’ambiente del nostro territorio.
      • Sanità, sport e tempo libero
        • Preservare ed estendere le strutture sanitarie di qualità diffuse sul territorio, in particolare riattivando e riqualificando l’Ospedale al Mare del Lido,
        • Riconoscere la specificità veneziana insulare garantendo adeguati presidi sanitari e il funzionamento dell’ Ospedale Civile,
        • Valorizzare, far conoscere e sostenere le occasioni per lo sport e il tempo libero come vogare in laguna, correre, andar per parchi e lungofiumi in bicicletta, nuotare al Lido, far sport in palestra o misurarsi nelle squadre locali delle diverse specialità.
        • Promuovere il coinvolgimento diretto dei cittadini nella cura del verde e degli spazi aperti come strumento per favorire la vita attiva, il benessere fisico e la coesione sociale.
        • Ricostituire un Ufficio del verde Comunale destinato ai controlli degli usi e dello stato di manutenzione delle aree verdi munito di sportello per la raccolta di segnalazioni e osservazioni di cittadini e associazioni.
        • Sviluppo a sistema della rete delle piste ciclabili sia urbane che territoriali, in particolare lungo il Ponte della Libertà per collegare in sicurezza la terraferma a Venezia.
        • Sostegno alle attività velistiche e remiere

Modi nuovi di lavorare e produrre

 

      • Rigenerare Marghera
        • Assicurare che il nuovo Accordo di Programma per Porto Marghera e la nuova disponibilità di aree (da gestire attraverso una Società pubblica trasparente e controllata) portino alla rigenerazione di Marghera con attività innovative, ambientalmente sostenibili e di alto valore aggiunto,
        • Assicurare che venga effettuata una reale bonifica dei terreni inquinati (specialmente quelli di ex proprietà parapubblica ENI)non limitandosi alla sola “messa in sicurezza”.
        • Avanzare alla Unione Europea domande di finanziamento per l’innovazione tecnologica nella produzione e nei servizi e supportare le richieste di finanziamento per l’insediamento e lo sviluppo di nuove imprese adeguate allo specifico contesto veneziano.
      • Riconnettere residenza e lavoro
        • Riportare luoghi di lavoro compatibili, come l’artigianato, le attività terziarie, gli studi e i laboratori, la piccola produzione tecnologicamente avanzata all’interno dei tessuti urbani, contribuendo così a ridurre le distanze giornaliere,
        • Creare le condizioni per far nascere nuove imprese e per valorizzare imprese di eccellenza nel campo delle arti, dell’artigianato, della cantieristica, della ricerca e dell’innovazione, soprattutto per i giovani, anche provvedendo spazi di proprietà pubblica ad affitto calmierato
        • Rendere l’intero territorio comunale connesso alla rete di Internet e alla banda larga e provvedere spazi liberi di connessione wireless
        • Tutelare e valorizzare, anche con formule di certificazione, i mestieri tradizionali e le produzioni locali
      • Promuovere le attività agricole
        • Favorire le relazioni economiche dirette tra produttori e consumatori, valorizzando il potenziale agricolo della città d’acqua e di terraferma.
        • Favorire le iniziative di co-farming e di riuso delle aree agricole sottoutilizzate da parte di giovani imprenditori agricoli
        • Garantire e controllare le attività di pesca e di molluschicoltura compatibili con la tutela della Laguna
        • Agricoltura a filiera corta, mercati a KM 0, orti urbani e Sviluppo di aziende agricole multifunzionali su terreni pubblici in affitto a giovani imprenditori
      • Gestire il turismo a misura di Venezia
        • controllare l’impatto del turismo limitando il numero il numero di visitatori giornalieri della Città d’acqua sperimentando possibili soluzioni, oggi in discussione, basate sull’obbligo di prenotazione e su strategie di all’erta, dissuasione e controllo del sistema degli accessi; giorni da bollino rosso: dissuasione, prenotazione, controllo degli arrivi in centro storico;
        • sviluppare forme di certificazione, ad uso dei turisti, della qualità e “venezianità” di prodotti, cibi, modalità di visita, servizi offerti;
        • mettere a punto con la collaborazione degli operatori turistici e delle organizzazioni culturali, forme nuove di turismo, con soggiorni più lunghi, capaci di coinvolgere i visitatori nella conoscenza e nella diretta esperienza della cultura e della vita quotidiana di Venezia (il cibo, le stagioni, la Laguna e le isole, i luoghi della storia);
        • coordinare, integrare e valorizzare le attività turistiche veneziane con quelle del territorio, che è componente essenziale della stessa storia e delle stessa cultura;
        • diversificare l’offerta ricettiva consentendo anche a famiglie, giovani e studenti di visitare davvero la Città a costi equi.

Per una gestione urbana consapevole

 

      • Venezia, Mestre e Laguna: un modello di sostenibilità
        • Trasmettere integra la Laguna alle generazioni future. La Laguna è ovviamente importante per la storia, l’economia e la cultura della Città d’acqua e della terraferma, ma allo stesso tempo è valore di eccezionale interesse per la cultura scientifica internazionale e per l’innovazione nella gestione ambientale.
        • Attuare le norme della Legge Speciale e del PALAV che prevedono il riequilibrio morfologico della Laguna, finalità prioritaria molto complessa e che richiede azioni strategiche anche nei tempi lunghi. A questo fine occorre rivedere la bozza del nuovo Piano Morfologico della Laguna in corso di elaborazione.
        • Difendere la Laguna da infrastrutture inutili e distruttive, come ad esempio il raddoppio dell’aeroporto o il progetto di scavo del Canale Contorta, mosse da interessi economici settoriali miopi e in contrasto con l’interesse generale.
        • Portare fuori dalla Laguna il traffico e l’approdo delle grandi navi da crociera, valutando sotto il profilo dell’impatto ambientale le diverse possibili opzioni nel rispetto dei criteri di sperimentalità, gradualità e reversibilità fissati dalla Legge speciale per Venezia
        • La Laguna, il verde urbano, i parchi e la salvaguardia delle aree agricole della terraferma devono far parte della medesima strategia: Venezia come paradigma di sostenibilità, modello internazionalmente riconosciuto di una straordinaria collaborazione tra l’opera dell’uomo e le dinamiche della natura.
      • Un sistema di trasporti moderno ed efficiente
        • Rivedere seriamente la gestione di ACTV/AVM per ottenere una struttura più agile, con amministratori competenti e rendicontazione periodica programmata.
        • Attuare campagne di sensibilizzazione, informazione, raccolta d’idee e proposte degli utenti.
        • Effettuare sondaggi e processo partecipato prima di assumere qualsiasi decisione d’interesse pubblico
        • Produrre tempestivi studi di fattibilità, precisi e verificabili nonché adeguate sperimentazioni sulle le seguenti priorità già identificate nei piani e nei programmi o comunque ritenute urgenti:
        • Razionalizzare e ridurre il traffico acqueo lungo il Canal Grande e il rio di Cannaregio,
        • Portare il trasporto pubblico all’esterno della città d’acqua connettendo direttamente le circolari esterne con il Servizio ferroviario metropolitano regionale (SFMR) proveniente da tutto l’hinterland territoriale alle uscite della stazione F.S. a nord (S.Giobbe ponte delle Vacche) e a sud e a P.le Roma
        • Tendere alla riconversione verso l’alimentazione elettrica sia per bus che per la navigazione,
        • Puntare sulla innovazione tecnologica del mezzi e della organizzazione dei servizi anche attraverso l’intelligente applicazione di ICT (Information Communication Technologies),
        • Realizzare finalmente l’integrazione tariffaria tra mezzi ACTV di terra e d’acqua e trasporti SFMR e Ferroviari.
        • Istituire un servizio pubblico turistico dedicato per risolvere i problemi di sovraffollamento dei vaporetti
        • Potenziare i collegamenti di navigazione lagunare tra Venezia e la terraferma nei Terminal di Tessera e di Fusina
        • Adottare sistematicamente misure di moderazione del traffico nei quartieri per la sicurezza di pedoni e ciclisti,
        • Mettere a sistema in rete piste ciclabili sicure, decise e progettate con la partecipazione attiva dei ciclisti (in particolare lungo il ponte trans-lagunare).
      •  Un Piano degli Interventi ben mirato e partecipato
        • Il Piano di Assetto del Territorio (PAT), ultimato dalla Amministrazione Orsoni, contiene gli indirizzi strategici della organizzazione del territorio, ma è stato approvato senza partecipazione e respingendo le osservazioni presentate nell’interesse pubblico generale. Il PAT presenta quindi aspetti non condivisibili, ma la sua revisione sarebbe lunga, complessa e sostanzialmente inefficace.
        • Occorre invece costruire, in modo partecipato, il Piano degli interventi (PI) e i relativi Piani di attuazione, che contengono le previsioni urbanistiche operative per i prossimi cinque anni.
        • Le concrete trasformazioni del territorio da inserire nel PI dovranno essere scelte sulla base dei seguenti criteri: consumo di suolo zero ed eliminazione di aree di espansione, compatibilità con gli equilibri del bilancio comunale, miglioramento delle aree già urbanizzate, attenzione alla qualità dello spazio pubblico e alla mobilità dolce, riutilizzo delle aree dismesse, qualità dell’edificato, rispetto e attuazione degli standard dei servizi e del verde, integrazione nel sistema dell’accessibilità e del trasporto pubblico.
      • Integrare Città metropolitana e nuova Legge speciale
        • Per tutti i “territori d’acqua” l’istituzione della Città metropolitana e la nuova Legge Speciale devono essere l’occasione di un profondo riordino e di una riappropriazione delle competenze determinanti per l’economia di Venezia e la salvaguardia dell’ambiente lagunare.
        • Alla Città Metropolitana dovranno far capo un rinnovato Magistrato alle acque, un potere unitario su tutte le acque della Laguna, il demanio e le concessioni su tutte le proprietà immobiliari demaniali, opzioni vincolanti per porto e aeroporto, risorse finanziarie prevedibili e costanti, autonomia normativa per la gestione del turismo.
        • Il governo della Città metropolitana, il cui territorio coincide con la Provincia di Venezia, deve servire ad affrontare in modo efficace i problemi che non possono essere affrontati a livello comunale, come un sistema di trasporti integrato o la messa in sicurezza del territorio dal punto di vista idraulico a, ancora, la mitigazione e l’adattamento al cambiamento climatico.
        • Nel governo metropolitano Venezia, Mestre, Chioggia, il portogruarese, il sandonatese dovranno trovare le condizioni per esercitare la loro autonomia e al tempo stesso valorizzare la base culturale comune, sviluppare le possibili sinergie e trasformare le differenze di vocazione economica, di paesaggio, di organizzazione sociale in straordinari vantaggi.

Oltre le competenze del Comune

 

    • Iniziative nei confronti di Stato e Regione
      • richiedere l’attribuzione di risorse stabili per la legge speciale provenienti dal gettito IVA riscosso a Venezia (un punto);
      • costituire un’agenzia unica della Casa, che superi le gestioni inefficienti delle troppe strutture regionali, provinciali e comunali;
      • condurre finalmente ad approvazione il Piano Morfologico della Laguna ed piani di gestione delle aree SIC e ZPS come condizioni per una buona gestione del bene comune Laguna;
      • avviare e concludere un indispensabile aggiornamento del piano regolatore portuale in coerenza con la pianificazione della portualità e logistica alto adriatica;
      • inserire nella legislazione regionale sulle strutture turistiche garanzie a tutela della residenzialità nei centri storici.