Con Don Milani (non con Angelo Scola)

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L’annunciato incontro di Felice Casson con Francesco Pionati di Alleanza di Centro non va proprio nella direzione del cambiamento politico che attendiamo dal candidato Sindaco Casson.
Per rinfrescarci la memoria, basta ricordare che l’ex-mezzo busto televisivo, pupillo di Ciriaco De Mita, è passato attraverso tutte le mode politiche possibili e tutti gli opportunismi immaginabili. Il motto politico di Pionati, nella peggiore tradizione democristiana d’antan, suona così: “l’importante è rimanere in sella”.
Perché Felice Casson avrebbe ora bisogno di personaggi del genere? Per parlare ai cattolici? Speriamo proprio di no, dato che i cittadini veneziani di cultura cattolica sanno ben giudicare senza dover ricorrere a “testiomonial” del genere. Se invece questo fosse un modo per strizzare l’occhiolino agli spiriti confessionali organizzati (sinora ben rappresentati da Ugo Bergamo) e all’indotto economico che li accompagna, beh in questo caso sarebbe davvero un bruttissimo segnale per le speranze di rinnovamento politico e amministrativo che tutti attendiamo.
Caro Casson, non dimenticare che fu proprio l’ex patriarca Angelo Scola e la sua Fondazione Marcianum a rappresentare uno dei pilastri dello scandalo Mose.
Per favore non confondiamo fede e impegno cristiano con confessionalismo e interessi corporativi all’ombra di San Marco. Uno che ha fatto le scuole dai salesiani lo dovrebbe sapere benissimo.

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