E’ ora di dare l’esempio

galeazza

“Sono state promulgate troppe leggi, e offerti ben pochi esempi”(Saint-Just)

Siamo a poco più di 40 giorni dalle elezioni comunali. Una riflessione su quello che accade in questi giorni è necessaria.

Da tante parti si alzano voci che promettono cambiamento, rinnovamento, nuovo corso. E, purtroppo, cominciano ad alzarsi anche un bel po’ di falsità e di strumentalizzazioni.

Allora è bene fermarsi un attimo e cercare di capire quello che sta davvero accadendo.

Da una parte, un imprenditore, Luigi Brugnaro, che mette capolista il più “vecchio” dei giovani, e che non ha uno straccio di programma ma ha tanti soldi da tappezzare con quelli un’intera città.

Accanto a lui, una ex-presidente di Provincia in crisi di ruolo. E, ancora un po’ più un là, un tecno-leghista che cerca (impresa ardua!) di rendere digeribili le indecenze per nulla “tecno” ma solo razziste di Salvini.

Dall’altra parte della gradinata, un senatore della Repubblica, molto, troppo paziente con l’armata Brancaleone della sua coalizione; una truppa in cui c’è davvero di tutto: dalla Cantatrice Calva di Ionesco all’ultimo esponente del Circo Togni. Paziente, il senatore, con Arsenio Lupin e Landru, ma incapace di dialogare con chi, con schiettezza e con forza, chiede, anzi pretende un autentico cambiamento. Insomma, ahinoi, un eterno prestato alla politica, che non ha però ancora capito che non basta essere onesti e seri, se poi non si sanno scegliere progetti e compagni di strada.

Di fronte a questa terra desolata, qualcuno doveva pur lasciare aperta la porta alla speranza.

Ecco perché Venezia Cambia 2015 il 31 maggio sarà sulla scheda elettorale. Ed ecco perché qualche giornale – non proprio indipendente – scrive e titola su di noi un bel po’ di schifezze. Come quella che avremo preteso “dei posti”.

Per fortuna, i lettori oggi e gli elettori domani non si fanno prendere per il naso. Ai “posti” sono legati, anzi attaccati come patelle proprio alcuni di quei compagni di strada di cui sopra. E per questo, ossessionati a restare là dove uno scandalo grande come una casa li ha pochi mesi orsono cacciati, costoro vedono concorrenti e pericoli da ogni parte.  Noi parliamo di bilancio, beni comuni, ambiente, partecipazione, e loro capiscono “careghe”, “spartizione” e soldi.

Ora si è finalmente fatta chiarezza (con il deciso aiuto dell’indeciso senatore).

Il 31 maggio le cose saranno nitide: da una parte gli elettori troveranno loro – i conservatori vecchi e nuovi – e dall’altro troveranno una lista autonoma, libera e senza condizionamenti.

Molti di noi lo hanno imparato in questi difficili anni di vita cittadina: nessun cambiamento nasce guardando indietro; nessun rinnovamento può avere paura di dire forte e chiaro le proprie ragioni.

Noi, nelle prossime settimane, parleremo con franchezza ai tanti cittadini che sperano di trovare il giorno dopo le elezioni un Comune che svolta davvero pagina, capace di dare risposte vere ai problemi – purtroppo tanti – della nostra amata Città.

Come recita l’exergo in capo a questo articolo, non bastano le leggi, occorrono gli esempi. Per fare sul serio ora occorrono “esempi” e ancora esempi. Non è facile prendere sul serio questa lezione: significa andare controcorrente per un pezzo. Finché anche la corrente cambierà verso.

Noi di Venezia Cambia 2015 non abbiamo paura. Anzi abbiamo fiducia che, vinti i timori e le incertezze, molti ci seguiranno in questo percorso. Con schiena dritta noi alziamo le bandiere di un impegno civico senza infingimenti.

Duri ai banchi!