«Nomine inopportune al Casinò»

il-candidato-sindaco
La Nuova Venezia, 6 maggio 2015
di Alberto Vitucci
Zaccariotto attacca i dirigenti. Le ricette di Pizzo (VeneziaCambia) per il bilancio
«Nomine illegittime e inopportune». Francesca Zaccariotto, candidata sindaco con la sua civica, commenta così la notizia appresa dalla Nuova dei tre nuovi consulenti del Casinò. «Si dovevano evitare queste nomine», scrive la Zaccariotto, «violano in modo palese la norma che impone agli enti pubblici il blocco delle assunzioni e del ricorso a consulenti esterni. Ma soprattutto sono inopportune, considerata la situazione in cui versa il Comune, azionista del Casinò. Il commissario ha annunciato un disavanzo di 90 milioni di euro. Una situazione che imporrebbe di tagliare i costi e non di aumentarli». Situazione di bilancio che pesa anche sul futuro dell’amministrazione. Se non si troverà una strada per uscire dall’emergenza, quando a settembre il nuovo sindaco, chiunque esso sia, si troverà ad approvare il bilancio, potrebbe essere costretto a dichiarare lo stato di «dissesto finanziario». Provocando automaticamente il nuovo scioglimento del Comune e l’arrivo di un altro commissario. Una beffa inaccettabile. Ieri sera al centro civico di San Lorenzo ci ha provato l’economista Giampietro Pizzo, candidato per la civica Veneziacambia 2015. Nell’ambito degli «Incontri con l’esperto», promossi da Italia Nostra, ha provato a fornire qualche ipotesi per uscire dalla situazione. «L’oro di Venezia, Perché il bilancio del Comune è sempre in rosso? Alcune soluzioni su come voltare pagina», il titolo. «Spesso negli ultimi anni», ha detto, «abbiamo assistito alla vendita di palazzi e altri beni pubblici per raggiungere il pareggio di bilancio. Così il Comune si priva di possibili fonti di reddito e impoverisce il suo patrimonio. Vanno separati i due filoni delle spese correnti e straordinarie. Fino a oggi non si è fatto». (a.v.)