Vincolo di interesse culturale sul Canale della Giudecca – di Marco Zanetti

VC.EV.IN – 2019.04.04 – vincolo Canale della Giudecca ricorso gerarchico ———————————–

Ad inizio febbraio è stato apposto un particolare vincolo di interesse culturale sul Canale della Giudecca destinato in sostanza a regolare il suo utilizzo da parte delle cosiddette Grandi Navi (tramite successivi emanandi provvedimenti ad hoc).

Il vincolo è corredato di una planimetria del bene vincolato che ne stabilisce la perimetrazione: ad avviso di chi scrive in modo erroneo.

La cartografia indica infatti la presenza in fronte alla Stazione Marittima del Canale Vittorio Emanuele III.

Ma l’indicazione di tale toponimo è non solo errata graficamente (la cifra romana non ammette il cerchietto come ad esempio in “3° classificato”!), ma anche per l’ubicazione in quanto farebbe pensare che detto canale conduca direttamente alla Stazione Marittima.  Ciò non è affatto vero perché alla Stazione Marittima si accede attraverso una estensione del Canale della Giudecca realizzata all’epoca della realizzazione della struttura portuale (fine 800), mentre il Canale Vittorio Emanuele III fu realizzato solo dopo la prima guerra mondiale per servire i nuovi insediamenti industriali di Porto Marghera.

Venezia Cambia, la sez. di Venezia di Italia Nostra ed Ecoistituto del Veneto hanno dunque presentato un ricorso amministrativo volto ad ottenere la riforma della cartografia del vincolo, posto che tra Canale della Giudecca e Canale Vittorio Emanuele III tertium non datur: non esiste cioè un terzo autonomo toponimo di via d’acqua.  E’ evidente che dal nostro punto di vista le eventuali limitazioni per i percorsi di Grandi Navi sul Canale della Giudecca non dovrebbero consentire la “scappatoia” di farle giungere in Marittima via Canale Vittorio Emanuele III.

L’esito del ricorso (giuntoci venerdì 13) non è stato però quello sperato.

Possiamo forse consolarci con le inusuali parole di benevolenza inserite in decreto sulle nostre argomentazioni e del fatto che in sostanza il direttore generale ministeriale (Mibac), riconosciuta la ragionevolezza dei nostri rilievi incarica la Soprintendenza di approfondire lo studio della cartografia lagunare per eventuali ulteriori azioni di tutela.  Al momento però resta assunta come valida la cartografia del 2006 del Servizio Mobilità Acqua del Comune utilizzata nel decreto di vincolo.

I ricorrenti sono pure stati riconosciuti come “portatori di interessi diffusi”

vincolo su Canale della Giudecca – estratto

Prot. 25159

Decreto di decisione n. 977

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