Perché Venezia cambia 2015 alle elezioni comunali?

Noi ci saremo. Lo abbiamo detto a più riprese nelle settimane scorse, anche se la comunicazione – o almeno quella dei giornali locali – pare non sia stata abbastanza chiara.

Perché Venezia Camb!a 2015 sulla scheda elettorale?

Lo abbiamo detto 9 mesi fa (era il 15 maggio 2014): di fronte alla grave crisi della democrazia locale e al disastro amministrativo al quale siamo tutti i giorni confrontati, i partiti politici locali – quelli che hanno governato negli ultimi 25 anni e quelli che si propongono come alternativa – non hanno dimostrato alcuna capacità di auto-riformarsi. Anche negli ultimi mesi – dopo l’ingloriosa fine dell’amministrazione Orsoni – quelle stesse organizzazioni politiche hanno confermato una strutturale incapacità culturale, ancor prima che politica, a promuovere un autentico cambiamento. La loro unica preoccupazione è stata di far dimenticare responsabilità e magagne passate, delegando in toto al Commissario Prefettizio le scelte e le decisioni amministrative. Scelte che dovrebbero spettare unicamente a chi è democraticamente eletto.

Con lo stesso spirito di ignavia e  conservazione, l’ex-maggioranza di centrosinistra ha organizzato e lanciato primarie di coalizione prive di chiare opzioni programmatiche e ambigue quanto alle forze politiche che ne fanno parte.

Nei mesi scorsi Venezia Camb!a 2015 ha messo  a punto e proposto 7 regole per avviare un percorso di cambiamento: semplici criteri per contenere e rendere trasparenti i costi della politica; l’obbligo per chi vuole aprire una nuova stagione amministrativa di dichiarare prima del voto la propria squadra di governo; la formulazione di un programma aperto, chiaro, misurabile e rendicontabile. Niente da fare: non c’è peggior sordo di chi non vuole sentire. E così, Partito Democratico & Co., hanno deciso di fare come se nulla fosse: stesse logiche fumose e stesse pratiche consociative.

Per questo Venezia ha oggi più che mai bisogno di una rappresentanza cittadina  diretta, capace di proporre metodi di governo efficaci e proposte amministrative chiare, partecipate e controllabili.

Per questo noi ci saremo il 31 maggio 2015. Saremo sulla scheda elettorale e chiederemo il tuo voto.